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Parco della Murgia Materana

Il Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano, conosciuto anche come Parco della Murgia Materana, circonda la città di Matera.

Costeggiando i Sassi si estende sul versante opposto del canyon per circa 8.000 ettari.
Ricade nel Parco gran parte del Canyon scavato dal torrente gravina e i venti chilometri percorsi dal torrente dai confini con il territorio pugliese fino alla confluenza con il fiume Bradano a sud, interessando i Comuni di Matera e Montescaglioso.
Nel Parco Murgia si alternano diversi ambienti in base dell’esposizione solare, al tipo di terreno, alla presenza o meno dell’acqua. Valloni, valli sospese e Gravinelle sono intervallate dal greto del fiume e punteggiate da terrazzi e pianori.

Su tutti predomina l’ambiente fluviale formato dal greto del torrente e dalla valle che il torrente ha inciso nelle rocce nell’ultimo milione di anni. Le sponde del profondo e caratteristico canyon denominato localmente gravina, possono superare in alcuni punti i 100 metri di altezza.
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Visitare il Parco della Murgia Materana

Chi visita Matera non può non visitare anche il Parco della Murgia Materana.

I principali luoghi di interesse del Parco sono il Belvedere e l’area archeologica di Murgia Timone che si trovano dall’altra parte della gravina in corrispondenza dei Sassi.

Per raggiungerli in auto bisogna percorrere la statale 7, direzione Bari, e seguire le indicazioni per Taranto.
Dopo pochi chilometri dallo svincolo, sulla destra, è indicato l’ingresso al Parco. Imboccando la stradina che porta al Belvedere si attraversano diversi luoghi di interesse.

Con una passeggiata a piedi di un chilometro circa sarà possibile visitare il complesso rupestre di S. Nicola alla via Appia, di Murgia Tre Ponti e la Chiesa rupestre di San Falcione.

Per chi arriva in auto o in autobus una volta giunti sul piazzale, parcheggiato il mezzo sarà possibile fare un’escursione a piedi lungo il fianco orientale della gravina, oppure visitare le vicine chiese rupestri di Madonna delle Tre Porte e di Sant’Agnese.

Imboccando il sentiero belvedere del Parco sarà possibile raggiungere i villaggi neolitici di Murgia Timone e la chiesa rupestre di Madonna delle Croci. E’ consigliabile per questo sentiero richiedere una guida escursionistica autorizzata.
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Contrada Palomba
Quest’area posta all’ingresso nord-est della città di Matera, è caratterizzata dalla presenza di numerose imponenti cave di tufo.
In una di queste è stato allestito il Parco Scultura della Palomba, un luogo in cui l’arte contemporanea dell’artista di fama internazionale Antonio Paradiso, si fonde con il paesaggio rupestre della cava. Grandiose opere in ferro e in pietra fanno da contrappunto ad un paesaggio culturale unico e affascinante.

Poco distante dal Parco Scultura vi è uno dei santuari mariani più importanti del materano dedicato a Santa Maria della Palomba. Il complesso religioso è situato a picco sulla gravina in una delle zone rupestri più importanti del circondario

Contrada Murgecchia
E’ uno dei luoghi più significativi del Parco Della Murgia Materana, si tratta di un area molto vasta a cui si accede attraverso una stradina adiacente al complesso monumentale della Palomba, sempre dalla strada statale 7.

In questo vasto piano calcareo per lo più brullo, si trovano alcuni dei villaggi neolitici trincerati unici esempi rimasti di una modalità insediativa tipica del neolitico pugliese.
Insieme ai villaggi indagati all’inizio del Novecento dal dottore e archeologo materano Domenico Ridola, vi sono anche necropoli dell’Età del Bronzo e diversi complessi rupestri che arrivano fino al Medioevo.
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